“Donne Spezzate, Donne Rinate” dà voce a donne europee poco conosciute lungo i secoli. Alcuni monologhi sono tratti dal libro di Barbara Avanzini “Donne da Ricordare in Scena”. Altri sono il pensiero e la voce di donne contemporanee appartenenti anche ad altre culture. Esse trovano il coraggio di uscire dalla gabbia o dal bozzolo imposto, a volte a cielo aperto.
Ad ognuna è stata attribuito un fiore che ne rappresenta la vera essenza. Le fotografie dei fiori, stese come panni al sole, sono la loro onorificenza, la loro rinascita e la scenografia principale dello spettacolo.
I video e le immagini proposti si riferiscono al tema del monologo.
Le esecuzioni musicali al flauto sono relative al periodo storico. Essi intervallano la rappresentazione.
Il duetto iniziale nel Medioevo tra Accabadora, personaggio taumaturgico alla ricerca della propria quiete, e Trotula, medico della scuola Salernitana dell’XI Sec., si ripropone alla fine dello spettacolo coinvolgendo Marjane (Marjane Satrapi) donna iraniana. Insieme si spoglieranno del velo e del tabarro nero gettandoli alle spalle “più disposte ad amarsi e a sorridere che a ripensare al passato, alle guerre vissute, agli amici feriti, alla morte procurata”.
Un volo pindarico nel tempo, omaggio indiretto a Michela Murgia, abbraccia le donne in una rinascita dal Medioevo ad oggi.
Introduce e conclude Oriella Stamerra, Presidente del Centro Antiviolenza Territoriale “Rete Rosa” di Saronno (VA). Le offerte sono destinate al C.A.V.
Youtube: https://www.youtube.com/live/cLx_1Q16UXI
Evento organizzato da
Compagnia Teatrale Amatoriale "Alle Cinque"
Informazioni per il pubblico
L'evento sarà gratuito per un massimo di 70 partecipanti senza prenotazione sino ad esaurimento posti
Modalità di partecipazione
A offerta libera
Destinatari
Per tutti