“Volevo essere solo viva…” propone una lettura drammatizzata a più voci, in un allestimento site-specific, in uno spazio non convenzionale che rimanda alla casa come spazio (falsamente) sicuro, di una raccolta ragionata di monologhi, poesie e brevi dialoghi che ci raccontano della violenza verso le donne, di abusi, del disincanto e della paura delle vittime, del loro senso di profondo isolamento e di una società che non sempre è disposta ad accogliere queste storie.