Lo spettacolo nasce da uno studio della vita e delle opere di Djuna Barnes, scrittrice americana elogiata ed
ammirata da T.S. Eliot, amica di James Joyce e supportata dall’alternante generosità di Peggy Guggenheim.
Personalità complessa, sopravvisse a tutti gli artisti importanti che aveva frequentato e decise di trascorrere
gli ultimi quarant’anni della sua lunga esistenza rinchiusa in casa, circondata da foglietti in cui continuava a
scrivere poesie che non vennero mai pubblicate.
I suoi scritti ruotano attorno alla tragica storia della sua famiglia e in particolare alla figura paterna che non
solo aveva deciso di vivere con due donne ma che vendette la verginità di Djuna ad un vicino di casa.
Le immagini dello stupro subito sono ricorrenti e molti passaggi dei romanzi e delle poesie della Barnes
alludono alla sua esperienza autobiografica.
Djuna afferma di utilizzare la scrittura come un pugnale, ciò che scrive è una vendetta nei confronti della
famiglia.
L’altro argomento presente nel suo romanzo più famoso – Bosco di notte – è l’amore lesbico e tormentato per
Thelma Wood, un’artista visiva.
La Barnes viene considerata esponente della corrente modernista.
Le sue prime opere sfidarono la censura e pubblicò disegni e poesie di carattere fortemente sessuale anche
scabroso.
Durante gli anni giovanili, fu una brillante giornalista e scelse di sottoporsi all’alimentazione forzata per
sperimentare sulla sua pelle la violenza subita dalla suffragette.
Evento organizzato da
MetaArte Associazione Arte & Cultura APS
Informazioni per il pubblico
l'evento sarà gratuito con un massimo di 99 partecipanti [email protected] - tel 3204930259
Modalità di partecipazione
Gratuita
Destinatari
Per adulti